La mini-guida per come scegliere il parquet perfetto!

Il parquet in legno è un must: fa sempre un grande effetto e rende qualsiasi ambiente caldo e accogliente. Essendo il pavimento uno degli elementi principali della tua casa, il materiale e l’effetto che otterrai da esso sono molto importanti. Il parquet in legno è una tra le scelte più diffuse, purtroppo molte persone rinunciano a questo materiale per i costi elevati. Fortunatamente, grazie alle nuove tecniche produttive, il commercio ci offre tantissime opzioni di altri materiali che simulano, visivamente anche molto bene, l’effetto del legno. Chiaramente si perde l’effetto tattile del legno, la percezione sensoriale: le venature, i contrasti cromatici, la porosità, il profumo. Il legno è un materiale vivo, che si modifica nel tempo e che aumenta la sua bellezza man mano che viene vissuto alterando colori e toni. 

Le caratteristiche del parquet

Se la tua scelta verte verso il pavimento in legno e non sai quale tipo scegliere, ti consigliamo di leggere quest’articolo. Nello specifico andremo ad analizzare i seguenti punti per come scegliere il parquet in base alle sue caratteristiche.

  1. L’essenza
  2. La venatura del legno
  3. La finitura (vernice o olio?)
  4. La struttura
    Massello
    Prefinito
  5. La posa
  6. Lavorazioni particolari e qualche spunto

Grazie a tutte le alternative che ci sono troverai sicuramente il pavimento giusto per te. Le numerose essenze disponibili, la finitura, la venatura, lo schema di posa che sceglierai: tutte queste caratteristiche vanno studiate in base al tuo personale ambiente e lo renderanno unico.

Quale essenza di parquet scegliere?

Per orientarti verso la scelta dell’essenza devi valutare non solo lo stile che vuoi dare all’ambiente ma anche l’uso che farai di quella stanza, valutando quindi sia l’aspetto estetico del legno sia le sue caratteristiche tecniche. I parametri da tenere in considerazione sono: 

  • La resistenza alle penetrazioni in caso di urti, ossia il grado di durezza del legno: in locali dove si tende a camminare molto con le scarpe si consiglia l’utilizzo di un pavimento con un alto grado di durezza;
  • La porosità, più il legno è poroso più tendere ad essere assorbente;
  • La capacità di ossidazione, perché in base all’esposizione alla luce solare il legno tende a variare il colore;
  • La resistenza alla flessione e alla compressione;
  • La resistenza agli sbalzi di temperatura, all’acqua, all’azione del tempo
  • La resistenza all’attacco di parassiti, funghi e muffe

In base ai tuoi gusti dovrai inoltre valutare se preferisci un’essenza chiara o scura. Considera che un pavimento chiaro riflette la luce e ti rende l’ambiente più spazioso, un legno scuro assorbe molta luce ma, in compenso, dona una grande sensazione di calore. Orienta la tua scelta anche in base all’arredo che avrai in quella stanza.

In internet troverai le specifiche di ogni tipologia di legno, ma intanto ti diamo qualche indicazione sui più comuni. 

Parquet teak

TEAK

Il teak, legno esotico del sud-est asiatico, è tra le essenza più utilizzate per la realizzazione di pavimenti esterni. È un legno pregiato con una colorazione dorata non uniforme che può presentare sfumature di colore diverso, dal bruno verdastro al bruno scuro. Possiede un’ottima resistenza all’umidità, al calore (viene molto utilizzato nell’ambiente navale infatti), agli agenti atmosferici in genere e all’attacco di parassiti. Nel tempo non subisce particolari alterazioni (con una manutenzione adeguata). 

NOCE

Il pavimento in noce, di tonalità bruna tendente al grigio con venature scure, è un legno pregiato, di media durezza che tende ad aumentare la sua lucentezza col passare del tempo. Essendo soggetto alle aggressioni di parassiti richiede una manutenzione costante.

ROVERE

Il rovere, tra i legni più comuni e forse più amati, è un’essenza più chiara, con una colorazione abbastanza omogenea e con una buona resistenza alla flessione e alla compressione, agli sbalzi di temperatura, agli urti e all’attacco di parassiti. Ha una durezza alta che lo rende resistente anche ai forti impatti. Col tempo tende leggermente ad ingiallire.

LARICE

Il larice è un legno dalla colorazione bianca tendente al rossiccio. Molto resistente e durevole è anche un legno molto duro. Avendo nodi ben visibili viene spesso utilizzato in ambienti dall’aspetto rustico.

CASTAGNO

Il castagno, non particolarmente adatto ad ambienti umidi, è un legno chiaro con la presenza di nodi e venature marcate, immune all’attacco di parassiti, funghi e muffe.

WENGÈ

Il wengè è un legno africano molto scuro, con venature tendenti al nero, possiede una durezza molto alta ed è caratterizzato da un aspetto molto decorativo: tende a diventare protagonista della stanza. Facile preda di insetti e parassiti, resiste bene all’umidità.

CILIEGIO

Il ciliegio è un legno caldo con tendenza a venature rosse che tende a brunire ossidandosi: ha una buona resistenza agli urti e alla compressione ma è meglio non utilizzarlo sopra a pavimenti radianti.

La venatura

La venatura del legno come avrai capito dipende molto dall’essenza del legno. Esiste però una classificazione europea (UNI EN 13489) della qualità di un pavimento in base alla tipologia di venatura che presenta:

Le venature del legno

1. La qualità più alta corrisponde alla venatura regolare, rettilinea del ‘rigatino’, ed è denominata Prima scelta: grazie alla disposizione regolare delle fibre si considera questo tipo più stabile rispetto a un listone caratterizzato da fiammature. Le venature sono tendenzialmente parallele e vicine con la presenza molto sporadica di occhi di pernice. Il colore è omogeneo. Simbolo di riferimento è un pallino;

2. La Seconda scelta presenta più fiamme e qualche nodo, anche stuccato. Sono ammesse variazioni di colore. Simbolo di riferimento è un triangolo;

3. Nella Terza scelta la quantità di fiamme e nodi aumenta considerevolmente. Possono esserci anche delle spaccature stuccate, e il colore varia. Simbolo di riferimento è un quadrato.

La finitura, vernice o olio?

Essendo il legno un materiale di sua natura poroso è sempre consigliabile utilizzare una finitura per difenderlo da polveri e agenti macchianti che tenderebbero a riempire le micro-cavità del tessuto legnoso. 

La finitura a vernice, che può essere opaca o lucida, presenta alcuni aspetti positivi e altri negativi. Partendo dal presupposto che è preferibile la vernice ad acqua, rispetto a quella a solvente, si può dire che si tratta di una finitura molto resistente, che dura fino a 10/15 anni e crea una sorta di patina che impedisce ai liquidi di penetrare nel legno. Ha un costo ridotto però tende ad avere anche un aspetto più ‘finto’ rispetto all’olio. Per una corretta manutenzione è necessario levigare per togliere la vernice precedente e ridare la nuova vernice.

L’olio, invece, è una finitura più delicata che dona un aspetto più naturale al legno facendone risaltare colori e venature. A differenza della vernice che, come abbiamo detto, crea una protezione che ricopre la superficie, l’olio penetra nel legno andando ad impregnarne le fibre fino a saturarle. Anche in questo caso si può avere una finitura lucida o opaca. Non è adatto ad ambienti umidi come il bagno e tende a macchiarsi e a graffiarsi più facilmente: considera che i graffi, però, sono meno visibili rispetto al pavimento verniciato e si possono nascondere con prodotti appositi. Infatti il ripristino di piccole zone danneggiate si può fare anche solo su una piccola porzione: con la vernice, invece, è necessario agire sull’intera superficie altrimenti resta visibile la differenza. 

La manutenzione costante nei pavimenti finiti ad olio è indispensabile.

La struttura: massello o prefinito?

La differenza tra i due tipi è che il primo (parquet in legno massello) è costituito interamente da legno nobile che viene ricavato da un unico blocco, il secondo, invece, è composto da uno strato superiore di legno nobile (3-4mm) supportato da uno strato inferiore in legno povero o multistrato. Questa seconda opzione unisce la qualità estetica del massello con prestazioni superiori a un costo più economico.

Parquet massello

1. Posa in opera più lunga e più costosa: ogni tavola dev’essere levigata e rifinita sul posto;

2. Non sempre è adatto ad ambienti umidi e al riscaldamento a pavimento. Se utilizzato in queste zone, a causa dell’umidità e degli sbalzi termici, il legno tenderà a deformarsi o a dilatarsi, come già detto sopra. Questo problema si può ovviare scegliendo delle essenze molto essiccate o adatte a questa tipologia di ambienti come, per esempio, il teak;

3. La durata è generalmente eterna.

Parquet prefinito con supporto in multistrato

Legno prefinito

1. Lo strato inferiore in multistrato è composto da più strati di legno incollati tra loro con fibre disposte perpendicolarmente tra uno strato e l’altro: questo comporta un miglioramento delle prestazioni. In condizioni di umidità, infatti, la disposizione delle fibre così composta annulla le deformazioni che in un legno massello tendono ad esserci;

2. Disponibilità di tavole di svariate dimensioni e più grandi rispetto al massello in commercio;

3. Posa in opera più veloce ed economica;

4. Maggior resistenza poiché viene trattato industrialmente;

5. Risultato finale visibile fin da subito: il colore, la lucentezza del parquet sono visibili fin da prima della messa in opera;

6. Adatto alla posa anche su ambienti umidi e su riscaldamento a pavimento;

7. Durata minore rispetto al legno massello: considera che, avendo uno strato di legno nobile al massimo di 4mm quando lo si va a levigare si toglie all’incirca 1mm. Di conseguenza al massimo potrai fare tre levigature. 

Schemi di posa

Come detto in precedenza, con il legno si possono avere moltissime composizioni differenti, lascia spazio alla fantasia! La scelta della composizione va affrontata prendendo in esame la grandezza degli spazi, la forma della stanza, l’arredo che ci sarà. A volte ci sono delle esigenze tecniche che ti fanno propendere per soluzioni più geometriche altre per composizioni completamente asimmetriche e casuali. Inoltre, alcune composizioni rendono l’ambiente molto moderno, oppure retrò, o elegante…

Qui di seguito ti indichiamo le più comuni.

Posa diritta accostata

Listone Giordano, www.listonegiordano.com

Questa posa si effettua con tavole di ugual lunghezza e larghezza che vengono accostate l’una all’altra fino a comporre una fila che sarà parallela alla precedente. I giunti saranno tutti allineati. Si tratta quindi di una posa molto regolare e precisa. 

Posa a cassero regolare

Anche questa, come la precedente è piuttosto geometrica. Le tavole, di ugual lunghezza e larghezza, vengono posate in modo tale che gli incastri di testa di una fila siano posizionate in mezzeria (o comunque in posizione costante) rispetto alle assi della fila precedente.

Listone Giordano, www.listonegiordano.com

Anche questa, come la precedente è piuttosto geometrica. Le tavole, di ugual lunghezza e larghezza, vengono posate in modo tale che gli incastri di testa di una fila siano posizionate in mezzeria (o comunque in posizione costante) rispetto alle assi della fila precedente.

Posa a cassero irregolare o posa a tolda di nave

Listone Giordano, www.listonegiordano.com

Questa è la posa più comunemente utilizzata, ideala per ambienti generosi con tavole piuttosto grandi. La larghezza delle tavole è uniforme, la lunghezza è costante per le parti centrali della stanza e più corta per le tavole di partenza dalle pareti. In questo modo si creerà un’irregolarità nella disposizione in quanto i giunti, a causa delle ‘partenze’ di diversa misura, saranno sempre sfalsati. Quando, invece, oltre ad utilizzare tavole di lunghezza diversa si utilizzano anche tavole di larghezza diversa si definisce “posa a tolda di nave di parquet multiformato”.

Posa a spina di pesce (all’italiana)

Salisa, www.salis.it

Con questa posa i vari elementi vengono posizionati perpendicolarmente tra loro: la testa di uno appoggia nell’angolo del lato lungo del precedente. Solitamente si usano i listelli più piccoli: in tantissimi appartamenti anni ’60 e ’70 si trova questo tipo di posa che ora sta tornando in voga. Questo schema di posa si può rendere ancora più interessante se pensata con listelli grandi invece di quelli classici, più piccoli.

Posa a spina ungherese

Listone Giordano, www.listonegiordano.com

Ultimamente anche questa molto in voga. E’ simile alla precedente con la differenza che la testa dei listelli viene tagliata a 45° o a 60°, in modo da far combaciare le due teste, e ottenendo così una composizione ancora più geometrica e regolare della precedente. Si tratta di una posa molto elegante che a volte viene impreziosita anche da una cornice intorno alla stanza fatta di listelli affiancati.

Lavorazioni particolari e qualche spunto

In quest’ultima parte vogliamo darvi qualche spunto particolare per rendere il vostro parquet veramente unico. Ti accenniamo qualche tema che potrebbe essere uno spunto di riflessione per pensare a una soluzione speciale.

Taglio a filo lama

Questa finitura superficiale particolare si ottiene con la lavorazione a piano sega che dona al parquet un effetto tridimensionale. Listone Giordano offre questa finitura nella collezione chiamata Heritage Filo di Lama che trovate a questo link.

Listone Giordano, www.listonegiordano.com

Riciclo del legno

Il tema del riciclo negli ultimi anni ha preso sempre più piede. Definito con il termine ‘upcycling’ si tratta di un processo di conversione di prodotti o materie prime che, se riutilizzate in modo sapiente, ricominciano una ‘nuova vita’, acquisendo valore. Si tratta di un riuso creativo che grazie al design intelligente porta alla valorizzazione di materiali che altrimenti verrebbero scartati e mai più utilizzati.  

Per i pavimenti ci sono alcune aziende che utilizzano assi e travi che trovano nel territorio addirittura vecchie botti per creare dei pavimenti in parquet dall’effetto unico (a questo link). Alcuni utilizzano addirittura le briccole di Venezia (i pali di rovere immersi nella laguna come segnali di navigazione per le barche): dopo aver vissuto per anni, o secoli, immersi nell’acqua ricominciano una nova vita sotto forma di parquet (a questo link). 

Briccole di Venezia

Pose di design

Anche la posa, come detto sopra, può avere infinite varianti. Listone Giordano propone una linea di prodotti molto particolare, che si chiama Natural Genius, che grazie agli innovativi disegni geometrici rende il pavimento il vero protagonista della stanza. Questa collezione è la dimostrazione di come un pavimento in legno può unire sapientemente tradizione e innovazione senza per forza calpestare una delle due.

Se ti interessa vedere qualche immagine particolare, a questo link trovi alcune realizzazioni molto interessanti.