4 stili di render: l’arte della visualizzazione

Se vi state avvicinando al mondo del design e dell’architettura quasi sicuramente avrete già sentito nominare la parola “render“. Ma cos’è un render e a cosa serve? 

Possiamo dire che il render è un’immagine creata a computer, più o meno fotorealistica, di un progetto ancora sulla carta. E’ uno strumento che viene utilizzato moltissimo oggigiorno e utilissimo per spiegare al cliente come sarà la sua casa o un determinato ambiente. E’ sicuramente uno degli strumenti più utili in possesso di un progettista perchè serve a mostrare una ‘foto’ dell’ambiente, della casa o dell’oggetto che ancora si trova in uno stadio progettuale. Per una persona abituata ad immaginare quotidianamente spazi e oggetti risulta abbastanza semplice figurarsi complementi d’arredo e materiali in un determinato ambiente ma non è sempre così immediato per un cliente.

Quali sono i diversi tipi di render?

Entrando un po’ più nel dettaglio, possiamo dividerli in 4 macrogruppi:

Render Tecnico

Serve a capire velocemente di cosa si sta parlando, pochi elementi per vedere forme e proporzioni in relazione tra loro e un accenno a quali potrebbero essere i materiali. Utile quando si ha poco tempo e non basta un disegno a mano: lo utilizziamo più che altro come elaborato preliminare o per un arredo parziale. Nell’immagine qui sotto l’abbiamo utilizzato per la realizzazione di una cucina.

Render tecnico

Render emozionale

Questa tipologia di immagine la usiamo quando vogliamo trasmettere qualcosa: la luce, l’insieme armonico dei materiali, il layout di progetto. Molto utile per gli interni e per i prodotti di design, questa tipologia di render è molto usata dalle ditte che producono arredamento. L’obiettivo principale è far vivere un’emozione.

Render emozionale

Render fotorealistico

L’evoluzione delle due tipologie precedenti, rappresenta fedelmente quello che andremo a realizzare. Questa tipologia di immagine è molto complessa e lunga da produrre ma ci aiuta a trasmettere al cliente come sarà il progetto finale e ad evitare incongruenze in fase di realizzazione. Si tratta di uno strumento che aiuta in primis il cliente per capire esattamente di cosa si sta parlando ma anche il progettista e gli artigiani per realizzare al meglio ogni elemento.

Render fotorealistico

Render 360°

Questa particolare tecnica può essere presente con tutte e tre le precedenti. Grazie ad un apposito visore, il visitatore si troverà virtualmente al centro di una stanza e potrà muoversi su se stesso per vedere tutte le sfaccettature di uno spazio che ancora non esiste. Molto immersivo e coinvolgente ti fa vivere una vera e proprio esperienza.

Gli step per realizzare un render

La realizzazione di un render richiede molto tempo in quanto ogni elemento deve essere pensato e organizzato al meglio. Ci sono molti aspetti da considerare per rendere l’immagine il più simile alla realtà come, per esempio, i materiali e la luce: conoscere il comportamento dei materiali sotto la luce è fondamentale per ottenere un buon livello di veridicità. Molto importante è anche il bilanciamento compositivo: come una bella foto anche il render dev’essere studiato in modo tale da essere equilibrato e armonico. Il bilanciamento visivo dell’immagine si ottiene quindi ponendo attenzione ai colori, alle tonalità, ai riflessi, alla posizione e prospettiva degli oggetti sulla scena. 

I passaggi che costituiscono la realizzazione di un render sono i seguenti:

1. Modellazione tridimensionale

Ogni oggetto, dal più piccolo (la penna) al più grande (come la finestra) vengono modellati con appositi software. Questa fase è quella che richiede più tempo in assoluto.

2. Texturing

A ogni oggetto, anzi parte di oggetto, viene assegnato un materiale. Per rendere veritieri molti materiali necessitano dell’aggiunta del ‘mapping’, che serve a rendere l’irregolarità della superficie come per esempio la rugosità del materiale (tipo un cemento grezzo) o la morbidezza (pensa a un tappeto), oppure il riflesso, la rifrazione ecc…
La conoscenza del materiale è, quindi, fondamentale.

3. Lighting

Questa è una delle fasi più complesse in quanto bisogna immaginare la luce che ci sarà in quel determinato ambiente in base alla luce solare (e quindi all’esposizione della stanza per esempio) e alla luce artificiale. 

4. Post produzione

L’ultimo passaggio serve a correggere eventuali errori, migliorare le luci, ottenere un equilibrio dei colori, sistemare il contrasto e la luminosità dell’immagine. Migliore sarà stata la fase di moderazione, texturing e lighting minore sarà il lavoro di post-produzione. Per questa fase viene utilizzato un software apposito come per esempio Photoshop.

A seconda della tipologia del progetto consiglieremo una o più tipologie di viste render in quanto lo riteniamo uno strumento utile e pratico. Deve però essere usato correttamente per ottimizzare le tempistiche altrimenti si rischia di allungare i tempi di progettazione. Ogni caso è unico e richiede un approccio diverso, alla stessa maniera dei clienti che hanno necessità e idee differenti.

Ma quanto costa?

Dipende da tutti i fattori sopra elencati. Il prezzo sarà minore per un’immagine di qualità medio-bassa dove serve poca modellazione e, invece, sarà sensibilmente maggiore per ambienti e progetti complessi. Quando ci occupiamo della progettazione lo riteniamo sempre incluso e specifichiamo nel preventivo la quantità di immagini con relative revisioni. 

Qualora, invece, fossi interessato alla realizzazione di un singolo render o più, senza la progettazione, siamo disponibili: ci puoi contattare, senza impegno, dal form che trovi in questa pagina a questo link.


Per qualunque necessità o domande non esitare a contattarci, saremo contenti di chiarirti dubbi e perplessità e rispondere alle tue domande!