Quali sono i bonus casa 2021? La guida definitiva

Non solo Superbonus 110%. La mappa dei bonus casa 2021 è più varia di quello che si possa immaginare. Così diventa anche più facile perdersi. Ecco allora una guida essenziale per orientarsi nel migliore dei modi tra tutti – ma proprio tutti – le detrazioni e gli incentivi previsti per coloro che desiderano effettuare interventi di ristrutturazione, restauro, conservazione e messa in sicurezza di un immobile.

mappa dei bonus casa 2021

Anche nel 2021 continua il suo percorso (senza ostacoli) il Bonus ristrutturazioni, tra i più apprezzati, insieme all’Ecobonus e al Sismabonus, rispettivamente per l’efficienza energetica e per il miglioramento antisismico. Prorogati fino al 31 dicembre 2021 anche il Bonus mobili, il Bonus verde e il Bonus facciate. L’unico che continuerà fino al 2022, per ora, è il Superbonus 110%. Ma ecco la lista completa:

  1. Superbonus 110%
  2. Bonus ristrutturazioni
  3. Ecobonus
  4. Sismabonus
  5. Bonus facciate
  6. Bonus mobili e elettrodomestici
  7. Bonus verde
  8. Bonus idrico

La legge di Bilancio 2021 non ha inciso soltanto sulla durata delle detrazioni fiscali, ma ha portato avanti anche la possibilità di monetizzare gli incentivi con lo sconto in fattura e la cessione del credito sui bonus casa, ad eccezione del Bonus mobili, del Bonus verde e del Bonus idrico. Molti di questi sono dei veri e propri bonus green, che simboleggiano il cambio di rotta per l’Italia verso una maggiore consapevolezza ambientale.

Superbonus 110%, il bonus casa più completo

superbonus 110%

Il bonus casa detto Superbonus è sulla bocca di tutti. Perché? Perché non si era mai sentito che le detrazioni superassero il 100% delle spese. L’occasione è unica, anche perché è stata prorogata fino al 30 giugno 2022 e, solo per i condomìni che al giugno 2022 hanno concluso almeno il 60% dei lavori, fino al 31 dicembre 2022.

I lavori di ristrutturazione e riqualificazione richiesti dal Superbonus sono di alto livello, in quanto riguardano sistema impiantistico e involucro edilizio. In pratica, esistono interventi definiti “trainanti” che sono in grado di estendere l’aliquota del 110% anche alle detrazioni previste dall’art. 14 del DL 63/2013, che già godevano del 50%-65%-70%-75%. L’obiettivo è aumentare gli standard energetici di edifici spesso vetusti, oltre che difendere l’ambiente.

Nello specifico, gli interventi trainanti riguardano:

  1. la coibentazione delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici, compresi quelli unifamiliari, con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda;
  2. la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti centralizzati sulle parti comuni degli edifici, oppure sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti, che dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  3. interventi antisismici (la detrazione già prevista dal Sismabonus è elevata al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021).

Dopo aver conseguito almeno uno degli interventi trainanti indicati dalla legge, il beneficiario può effettuare anche gli interventi cosiddetti “trainati”, come la sostituzione infissi e schermature solari, l’installazione di impianti fotovoltaici, di domotica, di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, ma anche interventi di eliminazione delle barriere architettoniche. L’insieme di questi lavori (trainanti e trainati) deve comportare un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio (o di due classi sismiche, se come lavoro trainante è stato scelto un intervento antisismico).

Bonus ristrutturazioni, il più apprezzato

bonus ristrutturazioni

Per tutti i bonus casa al di fuori del Superbonus c’è meno tempo: fino al 31 dicembre 2021. Vale anche per il Bonus ristrutturazioni, che prevede una detrazione fiscale del 50% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, con limite massimo di spesa di 96.000 euro. Si attua per le spese di manutenzione straordinaria negli edifici singoli, mentre è riconosciuto anche per la manutenzione ordinaria nelle parti comuni dei condomìni.

Per fare chiarezza, alcuni esempi di interventi di manutenzione ordinaria consistono in opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, nella sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, nella tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi o anche nel rifacimento degli intonaci interni. Sono invece considerati interventi di manutenzione straordinaria opere e modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti (anche) strutturali degli edifici, oltre che per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici. Attenzione – senza andare a modificare i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari, e senza mutare la destinazione d’uso.

Con la Legge di bilancio 2021, l’agevolazione può essere fruita anche per le spese sostenute per interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione. Salvo che non intervenga una nuova proroga, dal 1° gennaio 2022 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro.

Ecobonus, il bonus casa più diffuso

bonus casa ecobonus

L’Ecobonus è il più diffuso tra i bonus casa perché comprende un numero elevato di interventi, che sono detraibili al 50% o al 65%, proprio in base al tipo di lavoro effettuato. È possibile richiedere questo tipo di bonus casa per i lavori di riqualificazione energetica, ad esempio per l’installazione di pannelli solari, di pareti isolanti, coperture e pavimenti, ma anche di infissi e schermature solari.

La detrazione al 65% si attua per:

  1. la riqualificazione energetica dell’intero edificio;
  2. la coibentazione dell’involucro edilizio opaco;
  3. pannelli solari per la produzione di acqua calda;
  4. caldaie a condensazione in classe A dotate di specifici sistemi di termoregolazione evoluti (appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02);
  5. la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, o per generatori d’aria calda a condensazione;
  6. la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia;
  7. la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria;
  8. sistemi di building automation;
  9. micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti (per beneficiare della detrazione è necessario che gli interventi effettuati portino a un risparmio di energia primaria pari almeno al 20%).

Lo sconto scende al 50% per:

  1. sostituzione di finestre comprensive di infissi;
  2. schermature solari;
  3. sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione almeno in classe A (prevista dal regolamento UE n. 811/2013) o con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.

Per gli interventi sulle parti comuni condominiali, si aggiungono:

  1. una detrazione pari al 70% della spesa, se si parla di coibentazione dell’involucro con superficie interessata superiore al 25% della superficie disperdente;
  2. una detrazione pari al 75% della spesa, nel caso della coibentazione con superficie interessata superiore al 25% della superficie disperdente e conseguimento della qualità media dell’involucro (indicata nelle Linee guida nazionali per la certificazione energetica).

Qualora venissero attuati anche dei lavori di riduzione del rischio sismico le percentuali di detrazione potrebbero salire all’80% o all’85%.

Sismabonus, il bonus casa più importante per la sicurezza

bonus casa sismabonus

Questo particolare bonus casa è pensato per interventi di messa in sicurezza statica delle abitazioni e degli immobili a destinazione produttiva situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Spetta una detrazione del 70%, fino a un massimo dell’85%, in rapporto al miglioramento di classi di rischio sismico dell’edificio.

Il Sismabonus prevede un ammontare complessivo di 96.000 euro per unità immobiliare, su cui viene calcolata:

  1. una detrazione del 70% (75% per interventi antisismici eseguiti su parti comuni di edifici condominiali) se ne deriva una riduzione del rischio sismico che determina il passaggio a una classe antisismica più alta;
  2. una detrazione dell’80% (85% per interventi antisismici eseguiti su parti comuni di edifici condominiali) se ne deriva il passaggio a una classe antisismica due volte più alta.

Bonus facciate, lo spartiacque

bonus facciate

Il Bonus facciate è stato il primo bonus casa ad arrivare a una quota di detrazione unica: il 90%. Mai si era vista un’occasione del genere – poi superata dal 110% del Superbonus. Ma quando venne introdotto, nel 2020, il Bonus facciate prometteva il rifacimento delle facciate esterne degli edifici in modo quasi gratuito. E senza limiti massimi di spesa.

Concepito come uno spartiacque in relazione al passato e accolto dal settore edilizio come vera “manna dal cielo”, questo bonus casa continua anche nel 2021. Per averne diritto, occorre realizzare interventi di recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, anche quelli strumentali. Nello specifico, i lavori ammessi in detrazione sono quelli di manutenzione che riguardano le strutture opache della facciata, compresi balconi, ornamenti e fregi.

Il bonus, invece, non spetta agli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico. In particolare, sono esclusi gli interventi sulle superfici confinanti con cavedi, cortili e spazi interni, tranne quelle visibili dalla strada.

Bonus mobili, il più easy

bonus mobili

Grazie al Bonus mobili è possibile detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

Da considerare che il limite dei 16.000 euro riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il beneficiario che esegue i lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte alla detrazione.

Bonus verde, il più cool

bonus verde

È il momento giusto per aggiungere del verde alle nostre case. Dopo il periodo di pandemia, ce n’è davvero bisogno. E in questo senso c’è un bonus casa che può venire in nostro soccorso: il Bonus verde, che prevede una detrazione fiscale del 36% per interventi di sistemazione a verde di aree private scoperte di edifici esistenti, comprese pertinenze e recinzioni, ma anche per impianti di irrigazione e per la realizzazione di pozzi. Infine, l’agevolazione è valida per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

La detrazione deve essere calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.

Bonus idrico, il nuovo arrivato

bonus idrico

Tra le nuove misure introdotte dalla Legge di bilancio 2021 compare un bonus casa finalizzato a ridurre l’uso dell’acqua. Si tratta del Bonus idrico da 1.000 euro per le persone fisiche e da 5.000 euro per gli esercizi commerciali, beneficiabile entro il 31 dicembre 2021.

L’agevolazione è riconosciuta per le spese sostenute per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto o per lavori di sostituzione di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, sia su edifici esistenti sia su parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.

Oltre al Bonus idrico è previsto anche un credito di imposta pari al 50% delle spese sostenute (fino all’importo complessivo massimo di 1000 euro) per ogni unità immobiliare, per chi acquista sistemi di filtraggio per l’acqua potabile al fine ridurre il consumo dell’acqua nelle bottiglie di plastica.