Cappottiamo? Varie soluzioni per l’isolamento termico

“Perché l’isolamento termico? A cosa serve?” Questa è sicuramente una delle domande più diffuse che si sente quando qualcuno si appresta a fare una ristrutturazione. Nel momento in cui un cliente decide di intraprendere questo percorso pensa, in primis, alla soluzione estetica che vuole ottenere. Solo in un secondo momento, invece, individua gli interventi nascosti che sono necessari per ottenere un comfort abitativo che possa durare a lungo nel tempo. Ultimamente, grazie all’Ecobonus e ora grazie al Superbonus che ha portato la possibilità di arrivare a una detrazione del 110% a fronte di specifici interventi di efficientemente energetico, l’isolamento termico è diventato un argomento più familiare. L’isolamento termico è, infatti, uno degli elementi trainanti per poter accedere a questa maxi detrazione (qui il link alla Guida ufficiale).

Il patrimonio edilizio italiano, ormai lo sappiamo tutti, è obsoleto e vecchio. Le case una volta non venivano isolate, il riscaldamento costava meno e c’era poca informazione sugli effetti del riscaldamento globale. Oggi siamo più consapevoli di ciò che sta accadendo a livello ambientale, le bollette sono sempre più salate e il nostro standard di comfort abitativo è oggettivamente più alto rispetto al passato.

Durante una ristrutturazione gli interventi che vengono maggiormente affrontati a livello termico sono il rifacimento dell’impianto di riscaldamento, la sostituzione della caldaia e degli infissi. Queste opere, fondamentali per ottenere un miglioramento energetico dell’edificio, non vi daranno però i risultati sperati se non vengono unite all’isolamento termico dell’involucro. Considerate che con involucro si intendono non solo le pareti (le superfici verticali opache) ma anche i solai (le superfici orizzontali opache) e le finestre.

Isolamento termico a cappotto

Isolamento termico esterno
Isolamento termico a cappotto

Il metodo più veloce ed efficace per isolare la tua casa è sicuramente l’isolamento termico a cappotto. Quali sono i vantaggi di questo metodo?

I vantaggi dell’isolamento termico a cappotto

1. E’ un metodo efficace per risolvere i cosiddetti ponti termici.

Ma cos’è un ponte termico? Il ponte termico è una zona puntuale che manifesta una discontinuità tale che permette il passaggio del flusso di calore tra interno e esterno. Di fatto è di una via di fuga per il calore. Si forma nei punti in cui vi è una discontinuità costruttiva o per esempio un cambiamento di materiale: negli spigoli tra parete e solaio, nei pilastri, nei passaggi per gli impianti, negli infissi. Pensate per esempio alla finestra con gli avvolgibili: una volta il cassonetto non era isolato, era di fatto un buco nella parete attraverso il quale il calore trovava una facilissima via di fuga. Conseguenza dei ponti termici è, quindi, una dispersione termica che col passare degli anni può portare anche muffa e condensa. Il cappotto ricoprendo tutto va dunque a uniformare le condizioni esterne dell’involucro.

2. Non hai limiti di spessore (a differenza dell’isolamento interno). Puoi scegliere il pannello più efficace per il tuo caso senza preoccuparti di rubare superficie alle stanze.

3. Hai una scelta infinita di materiali: di origine minerale (lana di roccia, lana di vetro…), di origine naturale (come la fibra di cellulosa, il sughero, fibre di legno…) o materiali sintetici (come l’EPS).

4. La posa è esterna e quindi non avrai scocciature all’interno della tua abitazione.

5. Otterrai un forte risparmio energetico: le condizioni termiche e igrometriche della struttura edilizia saranno stazionarie nonostante le differenze di temperatura e umidità tra l’esterno e l’interno. Questo equivale a minori costi, maggior comfort abitativo, eliminazione di muffe e infiltrazioni.

6. Stai attento però alla posa che deve essere eseguita ad opera d’arte: l’incollaggio, la posa dei pannelli, lo spessore delle fughe tra i pannelli…

Isolamento termico interno

Isolamento termico interno
Isolamento termico interno

Qualora non fosse possibile eseguire l’isolamento a cappotto (per esempio se vivi in un condominio e gli altri proprietari non vogliono effettuare questo intervento, o se hai una facciata particolare, magari ventilata, o con un rivestimento particolarmente pregiato), puoi sfruttare l’isolamento termico dall’interno. Si tratta di un lavoro piuttosto ‘semplice’ ma che richiede alcune accortezze per evitare problemi in futuro. Per questo motivo si sconsiglia il fai da te. La tecnica è semplice perché si effettua tramite l’incollaggio di pannelli isolanti sulle pareti a contatto con l’esterno.
Con questa tipologia di isolamento ci sono alcuni punti critici da tenere in considerazione. Scegli quest’opzione solo quando tutte le alternative sono escluse.

Ma andiamo a vedere con ordine i vari punti:

1. Il materiale della parete sulla quale si effettua l’isolamento, così come il materiale isolante, deve essere igroscopico, ossia deve essere in grado di assorbire l’umidità, e traspirante. Perché? Perché nel momento in cui vai a isolare internamente riduci il flusso di calore dall’interno verso l’esterno abbassando quindi la temperatura della parete esterna. Il gelo penetrando più in profondità può provocare, al limite tra l’esterno dell’isolamento e l’interno della parete originale, un calo di temperatura sotto il “punto di rugiada” causando condensa. Di conseguenza, se il materiale originale è igroscopico, l’umidità potrà fuoriuscire all’esterno altrimenti resta ‘intrappolata’ con il rischio di creare muffa e funghi.

2. Cerca di evitare la barriera al vapore o, in ogni caso, cerca di ridurre al minimo il valore della resistenza al vapore (Sd). In caso di pioggia, minore sarà il valore Sd, maggiore sarà la capacità della parete di essiccarsi sia verso l’esterno che verso l’interno.

3. Per cercare di risolvere al meglio i ponti termici, l’isolamento dev’essere portato anche negli angoli delle stanze e negli imbotti di porte e finestre.

4. Bisogna fare attenzione a non creare intercapedini vuote tra la parete esistente e il rivestimento interno: potrebbero causare moti di convezione d’aria che portano all’interno della parete umidità e sporco.

5. Non addossate mobili di grandi dimensioni alla parete isolata. Eviterete il rischio di muffa.

6. Ti consigliamo l’utilizzo di materiali isolanti naturali: i termoisolanti artificiali tendono ad essere tossici. Ricorda che i pannelli verranno posizionati all’interno della tua casa, quindi opta per un materiale non dannoso per la salute come, per esempio, la fibra di legno, la fibra di canapa, il sughero.

7. La superficie utile della stanza si riduce (anche se di poco). Lo spessore consigliato per i pannelli è tra i 2 e i 6 cm.

Isolamento a insufflaggio

Isolamento a insufflaggio
Isolamento a insufflaggio

In alcuni edifici, in particolare tra quelli nati tra gli anni ’50 e ’70, è facile trovare il muro con intercapedine: si tratta di una tecnica costruttiva che prevede uno spazio vuoto (o debolmente isolato) compreso tra due elementi verticali (il muro). Una soluzione per isolare questa tipologia di edificio è quella di riempire il vuoto d’aria esistente con del materiale isolante, tramite insufflaggio. Questa operazione viene fatta effettuando dei fori distanziati a intervalli regolari e a circa 30cm dai solai del pavimento e del soffitto.

Caratteristiche di isolamento termico a insufflaggio

1. Sicuramente il costo è contenuto, l’installazione rapida ed è un metodo sicuro.

2. I fori possono essere fatti sia all’esterno che all’interno. Dall’esterno ovviamente è meno invasivo però comporta dei costi aggiuntivi per impalcature, capelli elevatori ecc… Dall’interno richiede, invece, spazi di manovra. Conviene farla dall’interno solo se si stanno eseguendo dei lavori di ristrutturazione.

3. I ponti termici potrebbero essere dei punti difficili da risolvere: per esempio, se è presente un cordolo in calcestruzzo che interrompe l’intercapedine d’aria quel punto rimarrà non isolato. Anche tutti gli altri elementi, non solo quelli strutturali, come i tubi, le canne fumarie ecc possono complicare il risultato dell’operazione di isolamento. Per questo motivo un tecnico specializzato potrà, attraverso una diagnosi energetica, verificare se nella parete sono presenti nodi critici e consigliarti eventuali soluzioni valide e risolutive.


Per concludere, il nostro consiglio è quello di affidarti a degli esperti che sapranno valutare la soluzione migliore per il tuo caso specifico!

Se hai domande o dubbi non esitare a scriverci nei commenti o nell’apposito form a questo link.