Gli infissi: quale scegliere e perché?

foto di copertina: infissi Finstral ‘Villa nel delfinato’, NaturArch www.finstral.com

Quando si affronta la ristrutturazione di una casa, la scelta degli infissi è una parte fondamentale che molte volte viene, purtroppo, sottovalutata. Dei buoni infissi ti permetteranno non solo di abbattere in maniera importante i costi delle bollette, ma ti consentiranno anche di vivere in un ambiente piacevole sia dal punto di vista termico che acustico, permettendoti di raggiungere condizioni di benessere elevate.

Ovviamente, da buoni infissi derivano costi elevati, ed è giusto valutare bene tutte le tipologie che ci sono in commercio. La differenza tra un prodotto di costo economico e uno elevato si vedrà sia dalle prestazioni che dalla durata nel tempo: questo è proprio uno degli elementi dove vale la pena investire! Bisogna quindi fare una scelta consapevole, valutando attentamente le opzioni disponibili.

Le parti degli infissi

Un infisso è composto da varie parti: il controtelaio, il telaio (composto da una parte fissa e una mobile), le guarnizioni, la ferramenta e la vetrata. Quelli che affronteremo maggiormente saranno il telaio e la vetrata. Ma andiamo con ordine.

Il controtelaio

Un accenno al controtelaio, l’elemento di connessione tra la finestra e la muratura: i più diffusi controtelai vengono realizzati in alluminio. L’alluminio come tutti sappiamo è un metallo e i metalli sono conduttori e quindi cattivi isolanti. Il controtelaio in alluminio diciamo che ‘annulla’ in parte tutto ciò che un buon serramento ti garantisce: un ottimo isolamento. Ti porterebbe ad avere un ponte termico (che è la mancanza di isolamento in un punto) comportando un dispendio energetico. Per questo motivo devi assicurarti che anche il controtelaio venga fornito in materiale isolante e su 4 lati (una volta il lato a terra non veniva realizzato e si posava il classico davanzale in pietra o marmo, ovviamente non isolante). Il materiale con i quali si realizzano ora i controtelai possono essere quindi PVC e legno, entrambi isolanti.

Il telaio

Andiamo ora a vedere le varie tipologie di telaio composto da una parte fissa e da una mobile. Vediamo i materiali nel dettaglio.

In alluminio a taglio freddo

Come già detto essendo l’alluminio un metallo è per sua natura un conduttore e, di conseguenza, trasmette il freddo e il caldo. Questo significa che se fuori la temperatura è 0°C e dentro 20°C, il freddo incontrando il caldo nel punto più freddo della casa, che è appunto la finestra, tenderà a formare condensa (raggiungendo quindi il cosiddetto ‘punto di rugiada’) che tenderà a provocare di conseguenza la muffa.

Questo tipo di serramento, una volta veniva molto usato. Ovviamente non è per niente consigliato.

In alluminio a taglio termico

Per fare in modo che questo materiale non conduca, si è trovata la soluzione inserendo tra il profilo interno e quello esterno un’isolante, in modo tale da ottenere le stesse prestazioni che ti può dare un infisso in legno o in PVC. L’isolante, tagliando il telaio in due parti, riduce la trasmittanza migliorando le prestazioni termiche dell’infisso. Ovviamente, questo isolante dev’essere abbastanza spesso, non può avere spessori minimi altrimenti il risultato non sarà buono. Devi assicurarti che abbia valori termici paragonabili a quelli del legno o del PVC. Questo tipo di infisso ha dei costi elevati: costi che si traducono però in alte prestazioni, affidabilità e qualità estetica nettamente superiore agli altri infissi. Questo materiale ha infatti un’ottima resistenza agli agenti atmosferici esterni che permettono quindi una lunga durata e ti servirà pochissima manutenzione.

In PVC 

Il PVC (abbreviazione di Cloruro di polivinile) è un materiale plastico. Quindi, non conduce naturalmente e ha un taglio termico naturale. Quindi se fuori la temperatura è 0°C e dentro 20°C il profilo esterno sarà freddo e quello interno sarà, invece, caldo. Da questo deriva il fatto che, non essendoci contatto tra freddo e caldo, non ci sarà né condensa, né muffa. Gli infissi in PVC, grazie alla presenza delle camere d’aria, sono molto buoni anche a livello acustico, non hanno bisogno di manutenzione e hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo. 

Sono infissi resistenti e stabili, con ottime prestazione sia a livello termico che acustico e hanno un buon costo

La cosa fondamentale è saper scegliere un infisso in PVC di buona qualità: assicurati che vi siano delle certificazioni tramite test di laboratorio, in commercio ce ne sono di tantissimi tipi anche molti di scarsa qualità. Questo è fondamentale se vuoi che il tuo infisso possa durare nel tempo.

In legno

Il legno è un isolante naturale e il materiale più usato per gli infissi.

Ha sicuramente bisogno di più cura rispetto agli altri ma ormai in commercio esistono tantissime vernici che ci aiutano in ciò, facendo durare il legno più a lungo rispetto al passato. Il legno è un materiale naturale, caldo, isolante, con molta flessibilità. I telai possono essere realizzati in massello (ossia un unico pezzo di legno) oppure in lamellare (più lamelle di legno incollate fra loro). Indubbiamente questa tipologia di infissi ha un alto valore estetico ed elevate prestazioni termoisolanti.

Tipologie miste

Esistono, infine, le tipologie miste che ci aiutano in tanti casi come:

  1. Legno-Alluminio
  2. PVC-Alluminio
  3. PVC-Legno
  4. PVC-Legno-Alluminio

La prima parte del nome è riferita al sistema “strutturale” dell’infisso, mentre la seconda parte è riferita alle sole finiture. In questo articolo potete trovare un approfondimenti sugli infissi misti.

La vetrata

Finito l’excursus sui vari materiali che possiamo utilizzare per realizzare il nostro telaio, possiamo dedicarci al vetro, anche questo parte fondamentale in un infisso. La normativa ci obbliga ad utilizzare la vetrocamera: non è più possibile utilizzare un vetro singolo ma è necessario utilizzare l'”accoppiata”.

I vetri possono essere stratificati e temperati. Quelli stratificati sono composti da due lastre accoppiate e viene messa una pellicola in PVB tra essi (che può essere di diverso spessore) che, al momento della rottura del vetro, permette al vetro di non rompersi in mille pezzi e cadere a terra ma i frammenti rimangono incollati alla pellicola. Questa pellicola può essere, per esempio, anche fonoisolante, aumentando quindi l’isolamento acustico del vetro. Quelli temperati, invece, subiscono un particolare trattamento che ne aumenta la resistenza agli urti (non si possono utilizzare verso l’esterno ma solo verso l’interno).

Per aumentare le prestazioni di isolamento termico, tra i vetri viene realizzata una ‘camera’ (da cui appunto il nome vetrocamera) dove viene introdotto un gas (generalmente il gas Argon) che riesce a limitare la dispersione di calore. L’importante è che la vetrata venga ben sigillata, grazie a una canalina termica (mi raccomando, non in alluminio!). 

Effettuando trattamenti particolari possiamo avere un vetro basso emissivo (che mantiene il calore all’interno della tua casa, è il più utilizzato), oppure possiamo avere un vetro selettivo (blocca il calore dall’esterno in tutte le stagioni ed è consigliato solo per finestre rivolte a Sud, Ovest e Est senza altro tipo di schermatura solare), o ancora un vetro blindato.

Un’altra caratteristica del vetro è che può essere chiaro o extrachiaro: quello chiaro è il più comune, quello tendente al verde (dovuto alla presenza di ossido di ferro) per capirci, mentre l’extrachiaro è un vetro a cui è stato eliminato circa il 90% di ossido di ferro e, quindi, molto luminoso.

Detto ciò e passando alla pratica, facciamo alcuni esempi di utilizzo in casi particolari:

  1. se avete una vetrata che affaccia su un terrazzo o un giardino, vi consigliamo un vetro antisfondamento;
  2. se avete una vetrata che affaccia su una strada fortemente trafficata vi consigliamo l’utilizzo di un vetro acustico;
  3. se avete una finestra esposta a Sud senza schermatura solare/tapparella/frangisole vi consigliamo un vetro selettivo.

Quindi, il nostro consiglio è quello di diversificare i vetri in base all’esigenza che avete in ogni determinata stanza.

Posa in opera

Un’altra cosa fondamentale riguardante gli infissi: fai molta attenzione alla posa perché incide sulle prestazioni del serramento. Ti consigliamo sempre di affidarti a persone qualificate. Un lavoro fatto male vanifica completamente la spesa fatta. La norma UNI 10818 vi specifica tutto ciò che c’è da sapere sui ruoli e la responsabilità nella posa dei serramenti (attenzione che, per esempio, la posa del contro telaio non è di competenza di chi installerà l’infisso, ma è di competenza dell’impresa edile).

Detrazione

Una veloce panoramica per la detrazione: la sostituzione degli infissi permette una detrazione pari al 50% del costo sostenuto fino ad un massimo di 96.000€. Questo bonus viene concesso sugli interventi che permettono di migliorare le caratteristiche termico dell’edificio. Rientrano in questo bonus:

  1. finestre;
  2. scuri, avvolgibili, persane, cassonetti (se solidali con l’infisso) e elementi accessori purché avvenga simultaneamente con sostituzione degli infissi;
  3. porte d’ingresso;
  4. tende da sole (eccetto se posizionate a nord);
  5. sostituzione dei vetro.

Che novità ci sono con l’Ecobonus 2020?

La recente novità del Decreto Rilancio 2020, dice che se la sostituzione degli infissi viene eseguita contemporaneamente a uno dei 3 interventi principali che trovate nell’articolo numero 119 del DL Rilancio “Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici”(ossia, in breve, 1) isolamento termico delle superfici opache, 2) sostituzione degli impianti esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, 3) sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore)  potranno essere detratti al 110%. Se vuoi approfondire ti consiglio di andare a leggere l’articolo sull’Ecobonus 2020 che ti spiega il tutto in modo molto chiaro.

Un’altra modifica del Decreto Rilancio, riguarda la possibilità di trasformare le detrazioni fiscali in credito di imposta (oppure ottenere lo sconto in fattura) anche per i soli infissi (mantenendo la detrazione al 50%). 

In questo articolo crediamo di averti dato una panoramica generale utile per iniziare a pensare agli infissi e verso quale potresti orientarti. Speriamo di aver chiarito l’importanza di questi elementi in una casa, di come in alcuni casi sia necessario differenziarli in base alla posizione e di averti dato qualche spunto di riflessione. Se hai domande non esitare a contattarci!